Spettacoli
Clown Cabaret
E' uno spettacolo muto di teatro circo e clown. Un cabaret da strada immaginifico dove i numeri di acrobatica, giocoleria e pantomima sono eseguiti da due personaggi che viaggiano tra il clown e il film muto.
La storia è la loro relazione, una relazione di coppia: coppia di arte, coppia di clown, coppia di cuore. Dalla difficoltà di capirsi alla complicità che nasce nell'armonia. Dal dominante al dominato con il continuo rovesciamento delle parti. Dallo schiaffo dato per sbaglio al bacio rubato. Clown Cabaret è uno slancio di vita e di emozioni. Dare è la parola chiave di questo show, offrire al publico la nudità di due clown e quindi mettere in movimento la poesia.
Recensioni:
I due artisti non calpestano la terra, la sfiorano, come se sorvolassero il mondo per avvicinarsi meglio a noi. Hanno la splendida modestia dei grandi: con pochi oggetti di scena trasportano il pubblico in un'atmosfera da piccolo Principe, dove l'aviatore però è un equilibrista. Guillaume pilota delle sedie: le mette l'una sull'altra, le ammassa e prende delle direzioni imprevedibili. Intanto Monica, con grande espressività, fa i suoi numeri e mette in risalto quelli del compagno. Clown direttamente uscita dal mondo di Fellini, lei, con un umorismo scanzonato e una gestualità disinvolta ma estetica, aggiunge il suo tocco all'emozione dello spettacolo. E fa ridere.
Hanno preso entrambi ispirazione dagli illustri antenati del cinema muto, cosa che spiega il loro talento per giochi e scherzi. I numeri di equilibrismo sembrano quindi semplici, naturali. E sono belli.
Al momento degli inchini noi non siamo per niente contenti. E' già finito?
("Henriette Bichonnier" giornalista e scrittrice).
Leggende
Una produzione Teatroallosso e Compagnia Omphaloz
Narrazione: Nicola Cazzalini | Verticali, giocoleria, acrobatica aerea Guillaume Hotz | Giocoleria e teatro di fuoco: Sara Passerini | Acrobatica e tessuti aerei: Monica Vignetti
Scenografie, ombre a lavagna luminosa e oggetti di scena: Sara Passerini
Concept: Teatroallosso
Creazione: Lo spettacolo nasce nel 2017 da un progetto di ricerca sulle storie locali patrocinato dal Consiglio regionale della Val D’Aosta e realizzato in collaborazione con i comuni della Val D’Ayas.
A volte ci sono sere così limpide che tutto sembra essere in pace. Sopra le case risuona un’eco: è il vento che porta con sé melodie raccolte chissà dove nel suo lungo viaggio. Il vento conosce tantissime storie: sono storie vagabonde, nessuno sa se siano vere, sono antiche eppure sempre nuove. Il vento le trasporta lontano, fino all’incontro con nuove voci che le possano raccontare.
Quattro cantastorie viaggiano così di terra in terra per raccogliere e portare con sé antiche leggende, alla ricerca di un fuoco intorno a cui poterle raccontare.
Il progetto “Leggende” prevede di volta in volta il racconto di una storia differente appartenente al luogo in cui verrà messa in scena e selezionata appositamente per l’occasione in collaborazione con gli enti locali.
La compagnia, oltre ad avere un repertorio di leggende già pensate e realizzate in occasione di alcune festività o luoghi geografici specifici, è disponibile ad una ricerca assistita di fiabe, vecchie storie e materiale narrativo del territorio in cui viene confermato il progetto.
Narrazione, arti circensi e teatro di fuoco dialogano per raccontare a grandi e piccini luoghi e tradizioni, coinvolgendoli in storie a loro vicine attraverso evoluzioni acrobatiche sospese nell’aria, paesaggi di fuoco, fioriti o innevati, giocolerie, danze, ombre a lavagna luminosa, verticalismi e gag clownesche.
Lo spettacolo è pensato per spazi aperti ma è realizzabile anche all'interno.